mercoledì 13 ottobre 2010

cocorite

Il parrocchetto ondulato ,  è un piccolo pappagallo appartenente alla tribù dei pappagalli dalla coda larga. La specie è conosciuta anche con il nome di Parrocchetto australiano, oppure in Italia viene volgarmente definito "cocorita".
Il parrocchetto ondulato è uno tra i pappagalli più socievoli e comunicativi al mondo, per questo motivo sono facili da allevare a mano e con un pò di pazienza si riesce anche a farli parlare (solo se allevati da piccoli).

COME ALLEVARE BENE LE COCORITE
Per tener al meglio delle cocorite in primis anno bisognio di una gabbia sufficcentemente ampia di dimensioni 30x60 e di un buon mangime misto cocorito che potete trovare in qualsiasi negozio di animali, per mia esperienza personale sconsiglio a tutti di dargli gli stick di miele e frutta che contengono molti conservanti e coloranti, loro esigono acqua fresca tutti i giorni, e frutta fresca a volonta (mela, pera, banana, carota, insalata, radicchio, cavolo e cetriolo); e soministrare un buon pastoncino all'uovo in periodo di riproduzione senza esagerare nei periodi di riposo.
Una volta al mese per 10 giorni si puo poi fare una cura di vitamine molto importante perchè nella loro mangime quotidiano è carente; somministrare ad ogni beverino d'acqua di 10 ml 10 goccie di limone spremuto fresco (nn usare quello già spremuto); in più somministrare spighe di panico e osso di seppia questi due laimenti nn devono mai mancare.
RIPRODUZIONE
Una cocorita è bene farla riprodurre dai 12 mesi di vita anche se possono essere mature sessualmente prima dei 12 mesi. Per capire quando una cocorita è adulta e quindi pronta x riprodursi, ci sono alcuni segni fisici che possono essere facilmente individuati. Nelle femmine la prima cosa che si guarda solitamente è la cera (la parte situata sopra il becco) che è di colore marrone scurissimo, ma non è detto che la femmina in questione è matura x accoppiarsi quindi c’è un altro segno che si deve guardare cioè l’iride nell’occhio che è un cerchio bianco è ben definito, invece nei maschi vale solo l’iride nell’occhio perché la cera blu l’avranno già dai primi mesi di vita. Inoltre si deve vedere anche lo stato di salute dei soggetti che devono essere sani, il piumaggio deve essere composto ben aderente al corpo, il pappagallo deve essere vispo e fischiare, non deve presentare nessuna crosticina nelle vicinanze di occhi e becco e la cloaca deve essere pulita, non deve stare sul fondo gabbia o con piumaggio arruffato su una stecca insomma deve essere sano. Inoltre i soggetti devono essere affiatati quindi e bene aspettare che si affiatano prima di mettere il nido, generalmente il nido si può mettere da 1 mese, meglio aspettare i chiari segnali che ci daranno i 2 soggetti come ad esempio farsi grattini o darsi dei bacini . Non c’è un periodo fisso x la riproduzione, se alloggiati in voliere interne possono accoppiarsi tutto l’anno se invece sono alloggiati in quelle esterne il periodo migliore sarebbe quello della primavera meglio evitare Luglio e Agosto. Possono fare massimo 3 cove all’anno. Una volta accertato che entrambi i soggetti sono idonei alla riproduzione si può passare a fornire un nido. Il nido è a cassetta può essere di legno o plastica ma sarebbe meglio quello in legno, le misure del nido sono: ALTO 15 cm e LARGO 11 con un foto d’entrata di circa 5-6 cm di diametro.

Per imbottirlo basta o un po’ di segatura o di truciolo, NON mettere nessun’altro tipo di materiale. Una volta messo il nido la femmina può impiegare qualche giorno prima di entrare nel nido, può capitare anche che una femmina ci mette mesi prima di entrare nel nido e iniziare a riprodursi. Una volta che la femmina è entrata nel nido inizierà a “modellarlo” a suo piacere di conseguenza inizieranno anche gli accoppiamenti con il maschio, questo avverrà a qualunque ora del giorno e per più volte, può capitare anche per 2-3 volte consecutive. Generalmente ci vorranno 7-10 giorni dal primo accoppiamento alla deposizione del primo uovo, non c’è bisogno di sostituire le uova con quelle finte e la deposizione avverrà a giorni alterni. Di solito le femmine x una o due notti che precedono la deposizione del primo uovo la passano nel nido. Il numero di uova in media sono 4-5 ma possono arrivare anche a 8-10 uova (ma è molto raro). La femmina può iniziare a covare dal primo uovo ma può capitare anche che inizia la cova dal 2-3° uovo. La deposizione avverrà a giorni alterni, ma può capitare o che depongono per più giorni consecutivi o che depongo a 2-3 giorni di distanza tra un uovo è l’altro, ma quest’ultima cosa può succedere nella deposizione delle ultime uova(cose non molto comuni ma che può succedere). La durata di incubazione solitamente è di 20 giorni ma può variare dai 18 giorni ai 23 giorni, queste variazioni sono dovute al clima esterno, infatti se nell’ambiente c’è troppo caldo le uova possono schiudere a 18-19 giorni o se viceversa c’è troppo freddo la schiusa si posticipa tra i 21 e 23 giorni o anche a 24-25 giorni. Alla nascita i pulli avranno un piccolo accenno di piumino bianco nella parte posteriore del corpo con la pelle color rosa e gli occhi chiusi, gli occhi si apriranno intorno ai 10 giorni, il corpo intorno ai 15 giorni di vita sarà completamente ricoperto di un piumino bianco (che è di questo colore in tutte le mutazioni) e ali è testa inizieranno ad avere i primi accenni di piumaggio, a 18 giorni inizieranno ad uscire le remiganti di ali e coda, e le prime piume in testa. A 21 giorni si inizieranno a vedere le piumette del corpo, mentre le penne delle ali e coda non saranno ancora complete. A 30 giorni inizieranno i primi voli fuori il nido. Piccola annotazione, se il novello è ben impiumato non c’è bisogno che lo rimettiate dentro a meno che la sera non riesce ad entrare da solo. Al contrario se è un po’ sotto sviluppato, quindi con poche piume che lo ricoprono consiglio di rimetterlo dentro a meno che lui non tenterà di nuovo l’uscita dal nido allora lasciatale stare, in queste uscite i novelli inizieranno ad essere imbeccati dal padre che poi li svezzerà. Intorno i 36 gironi avrà un piumaggio completo, e non rientrerà più nel nido. Così inizierà la fase dello svezzamento che si concluderà intorno i 40-45 giorni . Generalmente in questo tempo la madre avrà iniziato un’altra cova, se è in grado di poterla affrontare lasciatela fare l’importante è che non siano più di 3 cove annue e nei periodi troppo caldi o troppo freddi dell’anno.

I giorni riportati sono puramente indicativi xkè possono esserci soggetti più precoci e soggetti meno precoci.
MALATTIE
Le malattie più comuni sono escoriazioni della cera nasale, facilmente risolvibile con una crema apposta, per questo motivo vi consiglio se avete una stanza solo per loro di applicare dei rotoli di adesivi per insetti; zampe gonfie causato da morsi di zanzare curabili con bagni di amuchina usando una apposita vaschetta;
poi altra malattia diffusa all'ordine del giorno sono i parassiti che si formano soprattutto nei nidi e nelle bacchette per eliminarli usare un anti parassitario per volatili.